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FAQ (facciamo anche questo) ah .. le #donne

Apro una nuova pagina (nooo non un nuovo blog) tematica in cui farò interviste a casaccio, a persone che mi hanno colpite, giusto per vedere se si riesce a fare narrare le altrui storie, collettivizzandole.

Preferibilmente donne. Sarà anche un limite. O una provocazione … o un esperimento, o una delle taz del blog. mah!…

qui il link…..


2 commenti

la faccia

La signora XX era la madre di un ragazzo disabile, conosciuta mille anni fa. Persona molto intelligente, sensata, ironica e capace di grandi ricchezze umane.

Era, e penso che lo sia ancora, una donna esuberante e coraggiosa. Si era rifatta il seno, e lo diceva con la fierezza di una che l’inferno lo ha passato davvero (un tumore al seno), come di una rivincita della sua femminilità mai arresa. Che dire?

Massima stima.

Ecco Lucrezia Lante della Rovere, classe 1966 (mi coetanea o quasi) ed ecco Anna maria Bernini, classe 1965. Come suggerivo nel post precedente togliete l’audio e guardate due donne, non certo brutte, l’espressività, la mimica, i gesti, l’anima che le “anima” e la poesia.

Non si tratta di avercela con le donne rifatte, ma di donne che sembrano aver perso con il senso profondo e la capacità critica, di se. Senso perso in una operazione (o più) chiurgica o estetica che annulla l’espressività, riducendo la bellezza ad una maschera informe e quasi grottesca, ad una mummia femminile.

Non vorrei più vedere queste cose, eppure comprendo la necessità femminile di non perdere la propria natura femminile.

Ma è solo l’estraneazione estetica che ci mantiene donne?

Si torna il post precedente, con la domanda inesausta di non farci scippare il corpo, e stante l’interconnesione psiche-soma che ci rende unità … possiamo autorizzare gli altri a toglierci la nostra essenza??

 

 


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V come vanità, visibilità, vergogna, valore, vicinanza @DonnePensanti

Ecco, me ne ero dimenticata, invece le cose si ripresentano alla porta e bussano!

Toc Toc…. siamo le storie, le cose che hai detto e siamo tornate.

Porc, acc …..

Ecco è uscito il pdf di questo:

Volume autoprodotto

Svegliatevi bambine: voci dal pluriverso femminile.

C’è dentro una “cosa” che ho scritto, e che è stata anche letta in uno spettacolo teatrale a tema.

E’ frutto di un lavoro collettivo di scrittura e del lavoro concretissimo di Francesca Sanzo, Silvia Cavalieri (editing), Stefania Prestopino e Marcella Mastrorocco (grafica e stampa).

E’ figlio della voglia di “fare testo” delle donne.

E’ un opera collettiva, corale, piena di luci e ombre. Luci accecanti ed ombre che permettono di riposare.

 

Sono felice di essere lì, tra quelle voci, vorrei godermela. Eppure sento la spinta contraria che sfotte la mia vanità. Che palle!

Ma quando si fa pace con la propria visibilità e amicizia con il pudore, e si tiene a bada la parte esibizionista di se, e la si usa senza menate e senza eccesso?  (e non è una domanda retorica)

Acc!

acc!

acc!