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Mini post 12: Mondo Esperto

Uno
Quando andavo con le mie colleghe della neuropsichiatria infantile, a parlare con le maestre di un bambino, sapevo che andavo ammantantata con l’aura dell’Esperta. Con grande imbarazzo mio che pensavo e penso che ognuno sia esperto del sapere che vive, produce, governa, e che ogni giorno lo ingaggia chiedendo di trovare soluzioni valide.
Insomma quel misticismo dell’esperta mi infastidiva come esperta, così come – trovandomi in situazioni speculari – turbava l’onnipotenza mostrata da alcuni quando avevo bisogno della loro esperienza/sapere.

Si tratterebbe di capire quale parte del sapere si maneggia, e che anche altri hanno altri saperi da intrecciare, si tratterebbe di trovare le proprie responsabilità e progettualità in un lavoro condiviso; e sfaccettato come un diamante.

Due
Faccio la blogger da due anni, e siamo in questi gg al secondo compleanno di pontitibetani …
Blog che ha implicato la scoperta del mondo dei blog e delle capacita’ di dia-logo – spesso ma non sempre – incontrate, che hanno comportato la condivisione/co-costruzione di un sapere.
Nel sottogruppo mamme/donne blogger il passaggio evolutivo incontrato e’ stata proprio la condivisione di una “espertita’” (espertaggine??) non ammantata di magia o di superpoteri, ma di capacita’ certo e di paure, di micro vittorie su grandi menate/frustrazioni, e via dicorrendo (vedi post precedente).

Tre.
Ciò nonostante non appena i blog materneggianti diventano un poco più network, ecco che si allunga la fila e la longa manus di esperti (in genere pediatri e psicologi) che sanno e dicono cosa e’ Giusto, Buono, Adatto per i bambini.
Quando non si va nelle derive integraliste ed evangelizzanti di chi Sa cosa e’ meglio in senso assoluto, di chi diventa Esperto in base ad una sua scelta di vita (non essendo diventato esperto per via di studi). In questo senso chi dissente dal “verbo” finisce per esser insultato.

Sono rari gli esempi di virtù che stan nel mezzo, o di esperti che sanno circoscrivere il proprio sapere e metterlo in gioco in una dimensione di incontro con il sapere dell’altro, senza farsi attrarre nell’abisso attraente di Super Mega Esperti (il narcismo e’ sempre abissale e attraente).
Il tasso in crescita di questi ultimi non e’ piacevole.
Il proliferare di esperti rIschia di fare percepire l’impotenza a fare i genitori anche in assenza di questi Luminari, c’è persino chi sa far ammalare “bene”, come ho scoperto ultimamente.

Ovviamente non sono gli esperti delle varie discipline ad essere criticabili, anzi sono fondamentali laddove siano chiamti in causa su problemi xhe gli competono (salute, cure, informazioni tecniche) ma l’eccesso di presenza e di onnicomprensività messo assieme al suo complementare eccesso di delega.

A tal proposito quale e’ la vostra interpretazione del ruolo dell’esperto…?