Come è successo con l’intervista doppia a Flavia Rubino e Giuliana Laurita di The Talking Village e come era nelle mie intenzioni dopo il 21 luglio 2011, procedo con la mia ricerca di buone prassi, e di come alcune siano riuscite a bucare la rete entrando in una realtà che crede e che cerca di costruire alternative, innovazione e possibilità.
In questo senso avevo chiesto una intervista doppia alle ideatrici e conduttrici di due socialnetwork – su piattaforma ning – che potessero aprire le danze. Ma la gestione del tempo non sono mai così precise, e le interviste arrivano oggi.
C’è dentro una “cosa” che ho scritto, e che è stata anche letta in uno spettacolo teatrale a tema.
E’ frutto di un lavoro collettivo di scrittura e del lavoro concretissimo di Francesca Sanzo, Silvia Cavalieri (editing), Stefania Prestopino e Marcella Mastrorocco (grafica e stampa).
E’ figlio della voglia di “fare testo” delle donne.
E’ un opera collettiva, corale, piena di luci e ombre. Luci accecanti ed ombre che permettono di riposare.
Sono felice di essere lì, tra quelle voci, vorrei godermela. Eppure sento la spinta contraria che sfotte la mia vanità. Che palle!
Ma quando si fa pace con la propria visibilità e amicizia con il pudore, e si tiene a bada la parte esibizionista di se, e la si usa senza menate e senza eccesso? (e non è una domanda retorica)