PONTITIBETANI

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L’hashtag #, la formazione e la rete

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Da tempo, avevo bisogno di focalizzare il web, osservato con gli occhi di chi si occupa di educazione e di corporeità, come nel mio caso; e dire come sia è uno straodinario (fuori dall’ordinario) luogo di apprendimento e formazione.

Premetto che devo prima metter a tema la relatività del mio sguardo, che nasce osservando il mio stesso attarversare ed imparare, trasformando per ora queste riflessioni in una forma ibrida qual è la narrazione di una storia di apprendimento. Insomma sono appunti di viaggio cercando di non perdere la rotta pedagogica.

Il mio viaggio inizia due anni e mezzo fa, come blogger e, più sporadica attraversatrice dei alcuni socialnetwork, e recentemente sto letteramente scoprendo, con grande stupore twitter. Questo forse non mi rende una “esperta”, ma mi lascia ampio spazio come viaggiatrice appassionata e narratrice. E una parte dell’educazione passa dalla narrazione di ciò che si impara, facendolo.

il resto è qui.

il post originario è sul pontiederive ma mi sembrava “buona prassi” che stesse anche nel sul alveo originario

 


1 Commento

guerriere: info

…. sta diventando un blog …

L’idea è nata assolutamente per caso su facebook con una collega, e sodale, peraltro conosciuta su facebook.

E’ bastato un commento, o due in tema guerriere e ci siamo trovate. Si chiama Monica anche lei, per coincidenza.

Poi è nato il post.

Ci siamo scritte, ognuna ha inviato alcune persona della propria rubrica facebook … e il post si è riempito di vita, parole, emozioni.

Bello. Davvero molto bello …

Presto lo metteremo on line, prima gemellato qui, e collegato (almeno, credo, anche su facebook, friendfeed e twitter) fino a che non si reggerà con le sue gambe.

Parleremo di guerriere, di danza, di leggerezza, di  corpi, e anche di dei …

per ora è questa l’idea embrionale.

Ma vorremmo aprire il blog ad altri contributi, altri pensieri, altre ricchezze e aprire alla molteplicità degli sguardi.

Quindi sarò lieta e saremo liete di ospitare altre scritture, parole, immagini e suggestioni.

Vi farò sapere!

La mia mail è pontitibetani@gmail.com

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia.
Infuse nell’uomo più passione che ragione perchè fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe.
Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della Follia.
Il cuore ha sempre ragione.

tratto dall’ Elogio alla Follia di Erasmo da Rotterdam


2 commenti

cerchiamo di capire che …

Passando da japhy trovo un tema che mi è caro e un ritornare di link sulla comunicazione di genere.

Così mi fermo faccio il mio bel commentino e vado avanti. Poi incuriosita viaggio per blog e trovo questo.

Alla fine nasce questo post.

Perchè se da un lato c’è la comune reazione (più o meno “comune” visto che chi la TV produce non se ne da per inteso) ad un immaginario pubblicitario oramai poco tollerabile o comprensibile, dall’altra c’è anche una seria preoccupazione per ciò che la rete stessa, sui cui stiamo scrivendo e/o leggendo, offra così tanto ma anche facilmente contenuti pedopornografici o simili.

Vero è che legislativamente ci si muove ma la questione è anche (se c’è) chi insegna a guardare le immagini, che aiuta a declinarle, a leggerle interpretarle, e poi (se c’è) chi insegna da interpretare la rete, le immagini, i suoi contenuti la facilità di trovare e interpretare certi link e via dicendo.

Insomma tra la protesta, la libertà, l’eccesso, il reato, la repressione normativa manca una cosa qualcuno che pensi al futuro e che insegni a noi ma soprattutto ai più piccoli fruitori non solo il famoso abecedario e la divina commedia ma anche l’html o la geografia dei link … e via discorrendo.

Parlo della scuola. Si. Una scuola appena riformata, ad un modello obsoleto, purtroppo.

disclaimer

alcune delle immagini relative che si trovano relativamente ai bambini sulla comunicazione di genere sono decisamente perturbanti.

mi sono chiesta se mettere il link e ancora ho qualche dubbio ma credo sia importante sapere di quali immagini siamo spesso inconsapevoli fruitori, anche se adulti.