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questione di sfumature

Schermata 2013-05-04 alle 11.16.00

Mi arriva, via mail, questa bella storia, che rinnova la convinzione che pregiudizi, razzismi, ottusità non ci aiutano. Mai. Non a crescere né a restare umani.

Giovedì 2 maggio. XXX, fermata bus davanti alla stazione.
Sono in attesa del bus che mi riporti a XXXX, vicino a me una giovane signora dalle evidenti origini magrebine. Mi chiede, in un italiano ancora stentato, se sto andando a XXX (o XXXXXX);
mi spiega che va dalla figlia che ha tre bambini dai sette ad un anno, avuti col parto cesareo.
Lei, dice, non  ha marito e quello della figlia è in Marocco; almeno così mi pare di capire.
Si informa se anch’io ho figli e nipoti…e così mi ritrovo a dire ad una perfetta sconosciuta delle mie due meravigliose nipotine.
Arriva il bus per XXXXXXX. E’ il suo…
Ci salutiamo, lei mi bacia su entrambe le guance dicendo: ” mi piaci!”. Io stupita le dico “arrivederci”.
Nessuno nella mia lunga vita, né italiano né straniero, né uomo né donna, né amico né conoscente, mi aveva mai  salutato con tanta spontanea semplicità.
W l’africa, la sua gente, il suoi deserti, la sua storia.