Va da se che un non credente (i puristi apprezzeranno questo sottile distinguo) difficilmente comprenderà, sino in fondo, il magistero della Chiese, e delle altre religioni.
Per quanto si sia cresciuti tutti, più o meno, e qui in Italia, in un bagno cattolico a fatica si capiranno fino in fondo i commenti degli uomini di chiesa rispetto ad alcune questioni etiche.
Almeno credo che tale fatica appartenga facilmente a non credenti o agnostici. E al di la delle possibili reazioni individuali, a me resta un senso di stupore perchè fatico a capire come gli uomini di chiesa interpretino il disegno divino.
Cosa c’è o ci potrebbe essere di male nella fecondazione assistita, il cui studio ha dato il Nobel al Dottor Robert Edwards?
http://www.iltempo.it/spettacoli/2010/10/04/1206451-nobel_medicina_2010.shtml
Francamente vorrei una spiegazione che dia una qualche soddisfazione alla perplessità e allo stupore, perchè se penso che il disegno divino sia lasciare alla natura ogni potere, e non al dialogo tra “natura e cultura”, allora ogni tentativo umano di migliorare la qualità della vita sia inopportuno.
Fino al punto che non potrebbe più esser necessario curare le malattie perché è se uno si è ammalato dipende dalla natura e la scienza, ciò che l’uomo sa non deve intervenire a modificare ciò che è natura (divina).
Che poi ognuno proceda a pensare alle possibile derive di questa posizione.