1.1.2011
Va proprio così, una giornata insapore e piatta come una tavola di compensato.
Tutto è un pò stonato, bizzarro nel suo restare privo di colore e dinamismo.
Le emozioni sembrano assopite, senza un perché apparente, poi mi ricordo la stessa sensazione nei giorni dell’università, dopo ogni esame.
Uno o due giorni piatti, pallidi, svuotati, asettici … Quasi più faticosi dei precedenti, affollati e caratterizzati dalla fibrillazione, pieni di parole studiate e da ricordare.
Quel vuoto, questo vuoto non si colma, nemmeno le fatiche o la stanchezza sembrano scalfirla.
Ma forse è così che deve essere un fine d’anno degno di nota, fermare il tempo, dare un tempo insapore e vuoto, rallentato, incolore.
Prima di cominciare a ri-dipingere l’affresco del nuovo anno.
Intanto i suggerimenti indiretti delle amiche blogger mi hanno spinto a cercare le parole chiave da tenere in conto, nei giorni a venire …
Scrivere.
Bellezza.
Danza.
Blog.
Misura.
Determinazione.
La mia immagine per iniziare.