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The Big City: seduzioni

Milano, Italia: cupula de la galeriaOggi sono nella Big City, a finire un lavoro a casa di una amica che è anche una collega.

E’ la stessa zona dove abitavo io.

1995. Stesso quartiere. Stessa sensazione di casa.

Un quartiere nella città, che è in realtà ancora un paese, fatto di ritmi e conoscenze. Il panettiere di fiducia,  il mercato del sabato sottocasa, con le sue enormi mozzarelle affumicate e olive verdi, altrettanto grandi, dolcissime, cotte sotto sale.

Una via che è ancora densa di vetrine, giochi di vedere ed esser visti, tra gli occhi appuntiti di due vecchi sarti, un parrucchiere anni 70 in total look arancione, un fantasmagorico “ricerche bibliografiche (ma si fanno ancora nell’era di internet?) e uno sparuto e solingo kebab.

Mi attraggono e incantano tre barattoli polverosi, da farmacia uno conteneva “chlorin….”, se ne stanno lì per terra in un laboratorio falegnameria/restauro/antiquariato. Un luogo colloso e polveroso di legni. M’attardo ancora due tre secondi, a furia di vedere sono vista, devo avere la faccia piena di meraviglia. Uno dei due vecchietti mi guarda e sorride, accenna un saluto.

Sono allegra e leggera. Questa città grigia è piena di vita spicciola, quotidiana, percorsa a passo d’uomo. Negozi antichi di una città che non muore, vitale, come disegnata, appena a due passi dalla tangenziale.

Ci sono i miei ricordi. E’ la mia città, ancora e tutt’oggi.


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gdo e morte (del territorio) … la Grande Distribuzione Organizzata

Ehhhhhhhhhhhhhhhh, e già!

http://freebarcodefonts.dobsonsw.com/

PREMETTO: Post indelicato ed indigesto. Risparmiatevelo se oggi è la vostra più bella giornata. In più non ha nemmeno il lieto fine.

la GDO è la madre di tutte le colpe. Forse no, ma come la madre dei cretini è sempre pronta a fornicare e a partorire centri commerciali.

Per carità gli stessi hanno pure una loro bella e sacrosanta missione.

Qui hanno sostituito prontamente la piazze vuote. Lo struscio, il passeggio si fa lì. Forse non si fa….

I comuni incassano, una piccola variazione al piano regolatore e via, piovono quattrini. Sporchi, maledetti e subito, come diceva mio padre…

GEOGRAFIA

Asse Milano Mortara dopo l’incubo a trecentoteste composto da tangenziale est e un accumulo di centri commerciali; ikea, castorama, decathlon, sorelle ramonda, spizzico, chateu d’ax, esselunga, emmelunga, oviesse, kiabi, metro, orme, demas sposi, auchan, combipel, mediastore(o similia??)… spalmati in circa 300/400mt che avete presente quanto vi ci vuole a prendere la Tang in ogni ora del giorno??

Vabbè superato l’incubo, penserete ignari. Ma prima di giungere sani e salvi diciamo in un posto anonimo come Castello d’Agogna dove c’è peraltro uno Spesa amica e un mega store delle scarpe … dove ancora interfacciarvi con: Esselunga ad Abbiategrasso, Vivo centro commerciale, (escludiamo per pietà vostra i vari hard discount che non stanno affacciati, proprio propriamente, sulla statale). C’era un Gs che è rimasto aperto meno di 6 mesi, se non l’hanno riempito è una mgastruttura vuota.

Volete superare di un pò il Po, il padre fiume Po, e giungere in zona Vigevano? Giuro non vi troverete male. Troverete un discount grossisiti ma anche dettaglio di cibarie, e finalmente 3 piani di Iper coop con fontane, ascensore di cristallo e circa 60 negozi, sessanta. Poi un Esselunga mostruosamente grande e qualche negozio sparso, inside.

Evitate con cura la splendida piazza Ducale.

Passate direttamente oltre in zona Parona, candidata all’intremodale e fornitrice di fumi termoinceneriti. Altro mega centro commerciale Bennet, con 20 negozi, Scarpe e Scarpe, Mela Blu, Combipel etc etc Di fronte c’è anche il mega cinema 7 sale sette!!

A circa un 1 km e siete a Mortara, Superato il cimitero, ehhhhhh si, ebbene si a quello non si è potuto rinunciare! E poi finalmente una specie di sottomarca di magastore del fai da te, e un hardissimo discount. E finalmente il Bennet bis, il primo formato mignon o quasi, solo 6/7 negozi, e una bis del maegastore del fai date, ma ha un altro nome. Per fortuna!

Ancora un pò di pazienza e dopo altr 2 km il sopracitato paesetto di castello di Agogna. Di li in poi siate certi del nulla. Fabbriche di risaie, e fabbriche di legno (pioppeti), tanta chimica, qualche riseria (2/3 per paese) e a una manciata di km una splendida nave spaziale, Km e km di territorio posseduto dalla raffineria. Bella grossa. Di notte fa tanto Star Wars … se c’è la nebbia invece Blade Runner ….

Raffineria

Avete contato quanti centri commerciali? Volete sapere l’estensione in km, circa trenta (30).E secondo voi che fine fanno le botteghe, i negozi, che animano le città? Chi resta ad animarle, a vivificare i quartieri con le piccole cose, il pane sotto casa, la libreria, la gente che passa e si saluta. Avete una vaga idea della politica della GDO e delle centrali di acquisto, di come strozzano i produttori?

(il Grana viene venduto sottocosto dai produttori, cioè chi lo vende lo fa già in perdita)

Muore il piccolo commercio e muoiono le città, le relazioni umane, lo scambio, lo struscio, l’innamorarsi, il sorriso, la pasticceria che fa i babà più buoni del mondo.

Tutti zombizzati dalla GDO.

Dalla città del Compro!

Salute!

Siete sicuri che il vostro sindaco, quando vi prospetta un nuovo centro commerciale, stia davvero facendo i vostri interessi di cittadini.

Pensatevi fra 6 anni.

BCdawnOfDead1920x1200

Rilassatevi gli zombie non senton male!


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casalinghità la rivincita

Qualche mese fa andavo lamentandomene.

Non riuscendo a rileggere nelle pieghe del quotidiano il senso del non lavoro a full time co 2/4 ore di viaggio come benefit!

E’ vero continuo a trovare idiota il fare e rifare cose, che sono subito da rifare, e soprattutto vedere che a nessuno interessa. Mi chiedo solo se i familiari vivrebbero altrettanto bene in una casa priva di manutenzione, benchè minima.

Ma il ritmo lento comincia a dirmi qualcosa. Finchè regge l’economia domestica.

Certo il lavoro lavoro non manca, qualche consulenza, la studio, la produzione di pensiero “tecnico”, la gestione (aggratis … accc!!) dei blog pedagogici, poi appunto la casa, le figlie, e le altre cose.

La mattina quando la figlia mini si sveglia, e comincia a buttarsi sul lettone, e si stende in attesa di giochi e coccole … beh si sta bene! meglio che in fila in tangenziale.

Vorrei dire che era ora, che forse me lo merito. O forse no.

Ma questa è una porta che aprirò in un altro momento …

Per ora la priorità la diamo alla caccia alle cimici che infestano il bucato, steso agli ultimi soli che davvero lo asciugano dignitosamente. E’ banale, ne convengo, ma dodici cimici affastellate su un unico asciugamano da casa, abbattono anche donne molto più zen di me (che non lo sono).