wordpress è una piattaforma che mi da continuamente grandi soddisfazioni grazie ai vari accrocchi che contiene in bacheca, uno di questi sono le statitiche che indicano i movimenti dei post, quelli letti e quelli no, i link interni che hanno permesso di attraversare questo spazio trovando (o anche no) ciò che si pensava di trovare, di aprirsi nuove strade verso altri mondi; i post più letti, magari cose scritte mesi fa e che restano ancora fruibili dal web e non solo dai link diretti di altri blogger.
a me pare così che alle volte il blog sia simile a ciò che speravo, un luogo di transito, di attraversamenti, uno snodo ferroviario e non l’ultimo avamposto sperduto ai margini della galassia centrale.
ovviamente sono sempre graditi e benvenuti i commenti 🙂
16 gennaio 2010 alle 20:24
io mi rifiuto di capirci qualcosa. a volte sarei curiosa di sapere chi arriva e da dove e soprattutto xkè, cosa cerca quando capita nel mio blog, ma visto che mi da già molta ansia quel numeretto che continua a scattare ogni volta che qualcuno mi legge meglio nn aggiungere altri motivi d’ansia!
bellissima la tua immagine del blog, la penso anche io così
16 gennaio 2010 alle 22:20
sì, cara Monica: spesso i nostri blog sono snodi di transito e pare che l’arte del commento e della conversazione diventi sempre meno praticata. Eppure i blog nascevano proprio con questo scopo: come luoghi di incontro nei quali le persone trovavano un modo nuovo, diverso, di mettersi in relazione. Anche il mio blog, in questo periodo, langue: commenti pochi e nulla. Dove sbagliamo?! Mah!
17 gennaio 2010 alle 16:00
L’immagine che dai dei blog è davvero efficace. E ne approfitto per salutarti!
17 gennaio 2010 alle 16:51
@emily devo dire che wordpress aiuta molto, perchè espone grafici e non numerini, mostra bene i link di entrata e di uscita (verso altrove/altri) e le parole chiave usate per arrivare.
non sono sicura anche questo possa cambiare di molto ciò che scrivo (spesso è roba che esce motu proprio… ahimè) ma mi intriga tantissimo veder i treni che passano (restano alla metafora ferroviara)
@desian è vero ma vedo che l’arte del dialogo si sposta altrove è spesso e mobile … estemporanea (vedi facebook e i socialnetwork tipo ning) se uno non sceglie forma di pubblicizzazione del blog il blog un pò langue è vero) ma per esempio se io scrivo (come succede su donne pensanti o salotto pedagogico .. sono contenta se poi quelcuno viene anche a conoscermi in questa mia altra interfaccia digitale, mi fa sentire più disponibile e che vuole conoscere chi è quella che scrive …..)
@marilde ricambio i saluti!! :-))
17 gennaio 2010 alle 21:15
Io invece penso di essere refrattaria ai social network. Un po’ (molto) è il tempo, che manca, un po’ è la difficoltà a dare una direzione alle discussioni, che mi frenano. Ma su donne pensanti continuo a tornare…
23 gennaio 2010 alle 09:55
donne pensanti aiuta a finalizzare … vedo che cresce in fretta …. è una bella prospettiva… ci vediamo anche lì quindi!
:-))
18 gennaio 2010 alle 13:46
Ciao Monica, permettimi solo un dardo di risposta a Desian. Io sono una blog-lettrice accanita, anzi accanitissima. In compenso commento pochissimo, ovvero commento solo quando mi sembra di avere un mio contributo originale da dare alla conversazione (sono cosi’ anche nella vita “reale”: ascolto molto e parlo poco). Il fattore tempo, poi, è fondamentale: sono velocissima a leggere, ma scrivere un commento, è un’altra cosa! Un caro saluto, e sempre felice di conoscervi:)
23 gennaio 2010 alle 09:57
è vero!
c’è una mia amica che fatica tantissimo a scrivere, con mio sommo dispiacere perchè poi dice cose molto interessanti e mi piacerebbe fossero condivise anche dagli altri ….
19 gennaio 2010 alle 17:05
E’ il piacere del blog, lo scrivere i post e leggere i commenti, se poi si riesce a vedere da dove arrivano i visitatori…a volte riservano delle sorprese non indifferenti. tu scrivi un post con un intento e qualcuno, da qualche parte, arriva al tuo blog con intenti completamente differenti…misteri del web
23 gennaio 2010 alle 09:59
assolutamente si … alle volte certe cose sono bizzarre .. altre volte persino da ridere.
vedessi quanti arrivi sul post intitolato pronosupinazione etc etce che è solo la definizioane di una prova del bilancio psicomotorio (cioè una cosa noiosa e di lavoro ….)
20 gennaio 2010 alle 17:45
Questi strumenti di wordpress sono interessantissimi da frequentare. Ti mostrano quello che accade attorno alle tue parole, le reazioni e le intersezioni che provocano in rete. Se le leggi come un grafico delle relazioni in cui ti trovi immerso e non come una competizione per la visibilità, allora ti arricchiscono senza influenzarti (troppo).
23 gennaio 2010 alle 10:00
esattamente la seconda, è il mare in cui mi sento calata. e la curiosità di scoprire che l’umanità si interesssa di cose che mai avrei pensato ….
🙂