come era inevitabile sono passata a trovare “la mia” cooperativa sociale per mostrare il frutto di nove mesi di attesa.
feste e coccole veloci.
e mi ritrovo immersa nel solito clima.
io e la micropinga, io e la sua fame, biberon, pannolino.
sono dieci anni che condivido con la cooperativa maternità e lavoro.
la grande ha vissuto con me: assemblee dei soci, consigli di amministrazione, equipe educative, con me, con noi.
con una progressiva capacità di adattamento reciproca.
sarà che sono e siamo pure sempre educatori … e alla fine mentre discutevi di un bando c’era sempre qualcuno che le offriva matite colorate e un foglio per disegnare o un origami a forma di aquila
è un luogo da scegliere e poi scegliere di nuovo.
le facce sono le stesse, le fatiche pure.
ma devo a quelle persone, a quelle facce e a quelle sensazioni “amiche” molto di me e di questi 12 anni.
una cooperativa sociale è quel luogo dove il lavoro sei tu e lo fai tu, imparando spesso a fare anche un pezzo di un lavoro che non avresti mai scelto o pensato di fare (gestione personale, cifre, consiglio di amminitrazione, conteggi ore, selezione personale).
e che nulla sembra correlato alla tua “formazione” (educatore psicomotricista…consulente pedagogico).
sei tu esattamente come gli altri, stesse fatiche, stesse provenienze formative, stessa capacità di imparare a fare cooperazione, roba nuova difficile, bilanci, bilancini, bilanci sociali, bandi, moduli …
eppure sei li, sei stata lì, spalla a spalla con loro a costruire qualcosa che è tuo ed ed è di tutti, terribilmente imperfetto, difficile, denso di incomprensioni e risoluzioni, tantissime contraddizioni, complessità; in una quotidiana lotta per mantenere valori e principi, solidarietà, etica, rispetto, sostenibilità, economia, progettazione, qualità …. e farli quadrare con logiche altrui e asimmetriche.
grandi esercizi di tolleranza, meticciamento e di democrazia.
di quelle persone lì conosci fatiche e storie personali, stanchezze e sorrisi che ritrovi ogni volta.
nell’affetto e nel rispetto personale e lavorativo.
per molti, non per tutti, ma per molti si, direi quasi per tanti.
e quando sento qualcuno parlare di luoghi di lavoro pesanti, privi di rapporti umani rispettosi, di assenza di solidarietà anche femminile) so che quella è la mia isola felice.
incazzature? tantissime. fatica? esagerata, alle volte.
monica
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