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Del presepe

20 commenti

Eccolo qui.

E’ quello di casa nostra: me, l’uomo di casa, la grande, la minina, una casetta di cortecce prese a Po.

Non è un presepe, che in quanto laici non ci spetterebbe, ma è la nostra famiglia “ricostruita” e con tantissima fatica,

anche se senza un avvallo cartaceo, comunale o spirituale.

Ogni giorno è una famiglia, a fatica, ma lo è.

Che poi su facebook trovi qualcuno (fortunatamente tra le mie conoscenze più lontane)

che di mestiere fa l’educatore (*) e che si iscrive al gruppo “l’ergastolo per le maestre del cip e ciop”

ma anche al gruppo “il natale del signore” mi lascia davvero basita.

Allora mi chiedo davvero se alla fine il mio presepe alternativo non abbia una marcia in più.

Certo  … a me non compete di presidiare lo spirito del Natale, ma certi presidi altrui mi paiono un pò discutibili, soprattutto quando si viene a sindacare sulla sofferenza che generano le scelte mie e del uomo di casa alle mie figlie, non essendo la famigliola dotata di tutti i benefit e i placet normativi e spirituali.

(*) una persona che ha lavorato con il disagio e sa di cosa tratta e da cui ci si aspetterebbe una lettura più competente e seria. i’m sorry!!

a tal proposito sempre su facebook scrivevo:

una donna in avanzato stato di gravidanza, accompagnata da marito, scacciata e sbatacchiata di qui e di là, finisce per partorire in una grotta. a me (laica) questa vecchia storia di mancata accoglienza dice ancora qualcosa, ai “veri” difensori di “veri” crocifissi-presepi e tradizioni cristiane dice poco, visto come continuano a deprecare ogni forma di accoglienza.

20 thoughts on “Del presepe

  1. monica una sola cosa, che io sono emigrata da 15 anni e lo stil novo-novo italiano mi lascia sempre come se non lo capissi piu’. Che c’entra il laico. Laico e’ uno che non appartiene al clero. Alla scuola elementare delle suore, quando ero piccola, l’insegnante laica era quella che non era una suora. Posso capire l’accezione moderna di allargarlo a chi auspica una separazione stato-chiesa. Ma non vuol dire ateo, nel mio italiano antico. O mi devo mettere tradurre mentalmente in questo modo il termine negli articoli che leggo?

  2. credo che l’uso che se ne fa oggi, consolidato dalla prassi sia questo…

    per cui, si devi tradurre … 😉

    ma all’inizio ho avuto il medesimo dubbio, in effetti

    Laicità
    Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
    La parola laicità, in senso politico e sociale, denota la rivendicazione, da parte di un individuo o di una entità collettiva, dell’autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui.

    Laico è, in questo senso, chi ritiene di poter e dovere garantire incondizionatamente la propria e l’altrui libertà di scelta e di azione, particolarmente in ambito politico, rispetto a chi, invece, ritiene di dover conciliare o sottomettere la propria e l’altrui libertà all’autorità di un’ideologia o di un credo religioso.
    Nel significato originario del termine, ancora utilizzato in ambito religioso, il laico è un fedele della religione non ordinato sacerdote o non appartenente a congregazioni religiose. Nella società protocristiana dei primi secoli il laico veniva distinto dal presbitero ed alle cerimonie religiose i laici e i presbiteri partecipavano fisicamente separati. Nelle basiliche protocristiane esisteva un elemento architettonico divisorio, perlopiù marmoreo, chiamato iconostasi; al di là e al di qua di esso prendevano posto rispettivamente il clero e il popolo dei fedeli.

  3. Azz.

    Wikipedia dice anche, alla voce Laico:

    Negli ultimi anni il termine laico viene invece utilizzato in maniera talvolta impropria per indicare un generico agnostico o ateo. Tale uso è semanticamente scorretto, in quanto laico ha significato di svincolo dall’autorità ecclesiastica, ma non inficia la professione di una particolare confessione religiosa: per cui si possono distinguere laici credenti[1] da laici non credenti.

    L’abuso del termine in sede politica, in funzione di sinonimo perfettamente sovrapponibile ad anticlericale o ateo, ha generato l’utilizzo del termine spregiativo laicista con un significato simile e opposto all’uso del termine spregiativo clericale per indicare persone che si autodefiniscono “laiche” e si comportano come anticlericali. L’uso del termine è errato poiché si tratta di una estensione di un termine, laico, che già rappresenta l’estensione del termine λαός, laós – popolo.

  4. me ne faro’ una ragione 🙂

  5. solo che (scusa se ci ritorno): se ce l’avevamo gia’ un termine, ateo, bellissimo termine fra l’altro, e perfettamente in sintonia con le traduzioni in altre lingue, perche’ sentivamo il bisogno di usarne un altro? Cosa, definirsi ‘ateo’ pareva brutto? Diversamente credente allora?

  6. La buttiamo in semantica adesso 🙂 (eh, le deformazioni professionali). Comunque indipendentemente dal termine laico e ateo, che anch’io nell’accezione di Monica uso un po’ indifferentemente, sono d’accordo sull’ipocrisia che circonda la famiglia “Sacra” in Italie e l’indifferenza verso quella “profana”, vera e concreta che invece avrebbe bisogno di sostegno sociale.

    E tutte le volte che sento di barconi carichi di donne, bambini, donne incinte o partorienti, ecco, mi viene automaticamente: consolatimariadeltuoperegrinare.

    Il che dimostra che è meglio che i miei figli quel po’ di catechismo che cerco di inculcargli a livello di cultura generale lo controlli io in prima persona, che a delegare in queste cose ti ritrovi il cervello lavato prima di accorgertene.

  7. Diversamente credente è una meraviglia, posso riciclarlo per favore?

  8. ok… allora avrei dovuto dir agnostica, nella mia accezione, perchè in quella posizione atea mi riconosco pienamente, come non mi interessa nè ho bisogno di sapermi regolata da forze divine,
    per quanto mi interessa invece molto come gli uomini collocano il divino nelle cose (ma è una curiosità quasi antropologica) ..
    però sto leggendo perchè laico di rodotà così se trovo una definizione più pertinente o se legittima e sdogana il termine laico … ne scriverò….
    😀

  9. fa’ pure mammam 🙂

    e grazie a tutte e due per assecondare la rompina semantica

  10. In questo conflitto linguistico trovo che laico, per indicare la posizione di un individuo rispetto a tutte le ideologie o fedi, sia perfetto. Diverso da ateo, che richiama una posizione precisa rispetto alle religioni, laico in me rende l’idea, la possibilità di credere, ma non di imporre; di essere neutrale, ma non indifferente.

  11. e il gufetto?

    bellissimo post.
    io, ad esempio mi definisco “non credente”, in quanto ateo è colui che crede nella non-esistenza di dio. se vogliamo, l’ateismo è una fede al contrario.

  12. lanoisette, un non credente e’ un ateo secondo me per definizione: non crede, appunto, alla esistenza di dio. Agnostico e’ chi pensa che siccome non si potra’ mai provare se esiste o meno dio, o qualsiasi altro fenomeno soprannaturale, non si pronuncia in merito. Sempre nel mio old-speak ovviamente 😛

  13. curiosita’, in inglese laico (che ha lo stesso significato di ‘secolare’ non appartenente al clero) viene allargato per indicare chi non e’ parte di una certa comunita’ di conoscenze, per esempio se un matematico deve spiegare una formula ai non addetti gli si chiede di spiegarla ai laici, o in termini laici 🙂

  14. Io di mio non ho problemi a definirmi atea (nel senso proprio che credo fermamente nella non esistenza di Dio, se volete – ma forse non ve ne frega nulla 😉 ), invece vorrei essere laica nel rapporto con gli altri 😉

    Il gufetto è un vecchio saggio, che si tiene rispottosamente in disparte 🙂

  15. che bello quello che avete detto tutte…
    e se io, che non credo in dio, faccio il presepe perché ricordo la nascita di un grande uomo di nome gesù, che credo sia avvenuta, e anche un po’ per ricordare i miei vecchi cattolicissimi, che sono?

  16. In buona sintesi volete dire che il mio presepe se po’ fa!! 😉 e che alla fine ciò che conta può anche essere quelli che non sbatton giu ‘ gente dai barconi in nome della nostra identita’ cristiana!! O che delle religioni si può anche prenderne la parte più – parafrasando winnicott- sufficientemente buona!!

  17. Bello, il presepe dell’accoglienza.
    Anch’io chiedo il permesso per riutilizzare il fantastico “diversamente credente”.
    Per i tuoi dubbi sui cattolici che non sanno più accogliere, li condivido e mi piacerebbe tanto sentire qualcuno di loro spiegarne il perché!
    ciao

  18. ariecchime. Se scoccio vado, eh?
    Stavo pensando a sta cosa di laico che diventa agnostico che diventa ateo e praticamente se ne usa solo uno… e stavo sentendo B pontificare sull’Amore, e l’Odio, e ovviamente avevo 1984 in testa.. e quindi vado alla conclusione, e cito scusate in inglese ma questa e’ la versione che ho. Ahem:


    Do you know that Newspeak is the only language in the world whose vocabulary gets smaller every year?’
    […]
    ‘Don’t you see that the whole aim of Newspeak is to narrow the range of thought? In the end we shall make thoughtcrime literally impossible, because there will be no words in which to express it. Every concept that can ever be needed, will be expressed by exactly one word, with its meaning rigidly defined and all its subsidiary meanings rubbed out and forgotten.

    • io e l’inglese abbiamo scarsa affinità, a dire il vero capisco meglio il francese che ho studiato solo 1 anno in univ. che non la lingua di albione frequentata in 9 anni di english scolsatico
      … vabbè perdonerete quindi se fraintenderò qualcosa, in particolare supermam …

      io sono più possibilista sui meticciamenti delle lingue, e su alcune trasformazioni in atto o in fieri, in fondo babele era e babele è rimasta; insomma c’è un dinamismo interno alle lingue che le fa evolvere e mutare.
      poi a me piace anche che ci siano momenti e luoghi di presidio della lingua.

      ma continuo a pensare che laico, oggi indichi, la posizione di chi agisce non in nome di una religione, ma a favore di una posizione più mondana, cioè dello stato … o insomma qualcosa del genere.

      (poi a suo uzzolo questo qualcuno sarà cattolicissimo, ateo, agnostico o buddista o pastafarianista > http://it.wikipedia.org/wiki/Pastafarianesimo…)

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